Dopo diverse settimane, finalmente, torno a Scrivere. No, la S maiuscola non è un errore, perché per me questo è lo spazio dove veramente scrivo ciò che voglio, senza vincoli di alcun tipo che riguardino lo stile, la lunghezza dei post, e così via. Purtroppo però il tempo (tra studio e post altrove) è spesso poco per articoli di analisi più approfondita, ma oggi è uno di quei giorni in cui non posso evitare di esprimermi. Come avrete certamente avuto modo di vedere (sui social, su Google News, ovunque) oggi 27 novembre è il Black Friday, per chi non lo sapesse una festività di matrice statunitense che cade il giorno successivo al Ringraziamento e da inizio al periodo degli acquisti natalizi, festeggiata da negozi online e fisici con speciali sconti.
Ebbene, da diversi anni il Black Friday è festeggiato anche in Italia, con un numero ogni anno maggiore di negozi online e non che applicano sconti anche importanti a una vasta gamma di prodotti, un momento perfetto per iniziare il proprio shopping natalizio e anche per approfittare di occasioni in un periodo dell’anno in cui manca ancora un po’ a natale e i saldi sono terminati da parecchio. In particolare a fare gola sono i prodotti di elettronica, i cui relativi negozi online sono letteralmente stati presi d’assalto allo scattare della mezzanotte e quindi degli sconti.
Proprio a partire dalle 00:00 di oggi 27 novembre, diversi sono stati i siti che hanno avuto problemi di sovraccarico e sono stati segnalati come in down sui social network. Anche io ho iniziato a navigare al suddetto orario, e ho potuto constatare in prima persona i tantissimi problemi. A cominciare da Mediaworld, al quale tuttora (scrivo alle 12:30) si accede a rilento e con continui crash, pensate che per portare a termine un ordine ho dovuto provare ad effettuare il pagamento almeno una ventina di volte tra l’01:00 e le 08:30 del mattino. Sui social nessun messaggio che segnala i problemi, nessuna scusa, niente, come se tutto fosse perfettamente funzionante.
Continuiamo con Gli Stockisti, altro store molto interessante per le promozioni offerte su smartphone e prodotti tecnologici, peccato che sia inaccessibile anch’esso praticamente dal momento in cui è cominciato il Black Friday, come testimonia lo screenshot in apertura del post. Nessun problema nel caricamento né crash improvvisi, il sito è sovraccarico ed inaccessibile. Almeno il tema che segue i social network risponde alle segnalazioni degli utenti che il sito sarà di nuovo online il prima possibile e si scusa per il disagio, dovuto all’alta affluenza.
Anche BuyDifferent ha avuto in mattinata qualche problema, al punto che ho iniziato su Twitter a creare una lista degli e-commerce in down. Il rivenditore di Apple usati e ricondizionati però ha risolto il sovraccarico quasi subito, segnalando prontamente il ritorno online sui social al pubblico.
https://twitter.com/ACareddu/status/670175588297146368
Unieuro si merita una buona promozione, perché nonostante gli sconti applicati a tutti i propri prodotti, lo store è stato raggiungibile in maniera molto stabile, tranne qualche rallentamento nel caricamento molto sporadico. Gli altri store online più grandi, per citarne due Amazon ed Ebay che hanno aderito presentando delle offerte, non hanno avuto come da previsione alcun problema.
Sottovalutare l’affluenza
Ma cosa c’è dietro tutti i sovraccarichi ed i down di cui abbiamo parlato sinora? A mio avviso uno solo è il problema, aver sottovalutato il pubblico, ed in particolare l’affluenza in massa dello stesso pubblico sugli store online, tutti simultaneamente alla ricerca dell’affare, da mobile e da desktop, anche nel cuore della notte. La domanda è, come è possibile che nel 2015, quando la tendenza mostra chiaramente sempre più acquisti effettuati in rete piuttosto che fisicamente, non prevedere un alto numero di contatti quando si applicano sconti straordinari a prodotti di largo consumo? Sinceramente non ho idea di quale possa essere la risposta.
Poi possono esserci delle attenuanti, come che alcune aziende solo di recente hanno iniziato a puntare con decisione su uno store online, cercando di recuperare clienti dalla concorrenza diventata fortissima (si pensi ai già citati Ebay e Amazon), e dunque gli stessi gestori sono stati presi alla sprovvista dalla quantità di connessioni. E’ anche vero che il Black Friday è una di quelle feste che stanno entrando progressivamente a fare parte della nostra cultura, coinvolgendo anno dopo anno un numero maggiore di utenti e quindi superando l’anno precedente. Ma davvero questo scenario non è prevedibile da aziende che dovrebbero fare della comunicazione il loro punto forte? Davvero ci sono figure ben precise, i Social Media Manager, che vengono prese alla sprovvista dal numero di utenti che visitano lo store per cui lavorano?
Voglio credere di sbagliare, e che ci siano stati problemi ai server o qualcosa che noi comuni utenti dall’altra parte del vetro non capiremo mai. Con la speranza di passare un domani io stesso dall’altra parte del vetro, ed evitare che situazioni imbarazzanti come quella odierna, che ha portato migliaia di persone a scegliere di acquistare forzatamente dalla concorrenza.
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