Smartphone vs computer: mobile è meglio
Smartphone e computer, due oggetti che ormai sono diventati vere e proprie estensioni del nostro corpo, un dualismo che è andato in crescendo nel corso degli anni, con l’ascesa e la consacrazione dei successori dei telefoni cellulari e in particolare l’enorme crescita in termini di hardware e software.
In questa scelta sono sempre stato uno di quegli utenti che se deve fare una cosa con concentrazione e per bene, tra le due piattaforme, risponde “ricordamelo più tardi quando sono al computer”, uno di quelli che lo smartphone lo usa tanto, ma più per la sua estrema mobilità che – come fanno altri del mondo del blogging che sinceramente invidio tanto – per lavoro. Lo utilizzo per la facilità e la grande velocità di connessione, che nel mio caso è praticamente pari alla Wi-Fi di casa, lo utilizzo in tutti i momenti quando il notebook non è proprio la comodità massima quando ti trovi in autobus e viene pubblicata l’ultima canzone del tuo autore preferito, che devi ascoltare assolutamente, e lo devi fare subito.
Finito il momento autobiografico, passiamo ai fatti. Nonostante io preferisca generalmente lavorare da computer, è vero anche che la maggior parte delle persona non utilizza lo smartphone per lavorare, ed è ormai un dato di fatto che lo smartphone, in realtà il mobile nel complesso, stia vincendo nello scontro con il computer. A dare conferma di ciò è stato nelle ultime ore il sito statunitense TechCrunch, citando i più recenti dati StatCounter relativi all’utilizzo di dispositivi mobile – smartphone e tablet – o PC per la navigazione internet, da ottobre a 2009 a ottobre 2016.
La scoperta dell’acqua calda
Per chi osserva un minimo le tendenze ma anche ciò che avviene nella quotidianità in realtà non si tratterà di una grande novità, anzi. È abbastanza evidente come smartphone e tablet siano fortemente più utilizzati di ieri rispetto ai computer, per le ragioni prima evidenziate – mobilità, rapidità, immediatezza – ma non solo. È anche molto forte la componente esperienziale, perché come giusto stamattina prof. Giovanni Boccia Artieri confermava a lezione, l’esperienza di Facebook [per esempio] è completamente diversa da smartphone. Si tratta di utilizzi e funzionalità completamente differenti, dove la chat è separata, il News Feed è più scorrevole, immediato, dove abbiamo Instagram e tanti altri social concepiti appositamente (Snapchat è uno fondamentale), dove posso twittare con grande comodità mentre guardo la partita in TV, e via dicendo.
Il filo rosso di tutto ciò è internet. Pensateci, quante delle cose che fate durante la giornata con uno smartphone o tablet potete fare anche senza una connessione ad internet? Poche, molto poche. E la verità è che sono più i tempi morti in cui siamo in movimento: la fila alla cassa del supermercato, la pausa caffè, l’autobus o la metro, il tragitto a piedi verso scuola/università/ufficio, e tanti altri ancora. Tutti questi momenti sono quelli che riempiamo con l’utilizzo del nostro device mobile (molto più frequentemente uno smartphone), e che ci danno modo di dare uno sguardo rapido ai contenuti che ci interessano.
Mentre ieri era praticamente necessario stare davanti al computer alla scrivania per avere un’esperienza rapida di navigazione internet, oggi questa qualità – forse anche superiore in alcune occasioni – è presente anche su mobile. Si tratta di un momento fortemente prevedibile analizzando le tendenze degli anni scorsi, una solo per esempio l’utilizzo di Facebook da mobile rispetto a desktop, con qualcosa come il 90 % degli utenti giornalieri e mensili che accede da smartphone o tablet (Fonte: The Next Web). Allo stesso tempo il superamento degli utenti mobile di internet rispetto a quelli desktop resta un traguardo, una tappa molto importante nell’evoluzione del mondo digitale, un percorso che certamente ha ancora tanto da dire.
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