Conoscete tutti WhatsApp, vero? Con buone probabilità la risposta è sì, anche se magari siete tra le persone che non usano direttamente l’applicazione di messaggistica più popolare al mondo. Vi faccio un esempio: mio padre ha ancora un cellulare Nokia con i tasti fisici, non proprio pro-smartphone, ma anche lui conosce WhatsApp, sa che serve a mandare e ricevere messaggi, immagini, video. Il concetto è quello della messaggistica tradizionale ma via internet, arricchito dei file multimediali, dei gruppi, ma sempre in via privata, chiusa. Ebbene questo potrebbe molto presto cambiare, con WhatsApp pronto a diventare un vero e proprio social network. Andiamo subito a vedere perché.
WhatsApp, sempre più social network
Già ho accennato il concetto di partenza. WhatsApp offre la possibilità di comunicare con i propri contatti all’interno di conversazioni che, però, non sono aperte, ma private, ovvero non accessibili da tutte le persone che non ne fanno parte. Tutto questo molto presto potrebbe cambiare. Diciamocelo francamente: a mio avviso a Zuckerberg non va proprio a genio che WhatsApp sia utilizzato così, solo per conversazioni private. Ci sono così tanti dati da sfruttare, è quasi un peccato lasciarli lì. Ecco perché, in uno scenario futuro e come sostenuto durante una lezione universitaria qualche giorno fa da Giovanni Boccia Artieri, WhatsApp potrebbe in qualche modo confluire in Messenger, o viceversa.
Da questo punto di vista è possibile dire che WhatsApp presto possa diventare un vero e proprio social network. Questo potrebbe diventare realtà con l’introduzione della nuova funzionalità Status, di cui ho parlato in un apposito post nel dettaglio. Si tratta dell’introduzione di una nuova sezione oltre alle varie “Contatti”, “Chiamate”, “Chat”, dove sarebbe possibile pubblicare come aggiornamenti di stato foto e video temporanei in stile Snapchat, dalla durata anche in questo caso di 24 ore, oppure inviarli direttamente ad uno dei propri contatti.
Così, WhatsApp potrebbe perdere la sua caratteristica chiusura, consentendo agli utenti di pubblicare dei contenuti che, come sui social network per definizione, siano disponibili a più persone non selezionate, anche se in questo caso si tratterebbe dei propri contatti WhatsApp e quindi sarebbe, parallelamente, come se si pubblicasse con la privacy di Facebook impostata su “Amici”. Un primo passo per Facebook verso l’apertura di WhatsApp, che potrebbe anticiparne di più radicali e importanti.
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